Si avvisa la clientela che è possibile continuare ad acquistare inviando una mail a info@acdistribuzioni.it

DISARONNO

23,24 IVA inclusa

Formato: 1 Lt
Gradazione Alcolica: 28%
Provenienza: Italia

Un elisir che affonda le sue radici nel Rinascimento

 

COD: 2062 Categoria: Tag:

Descrizione

Tipologia: Amaro
Temperatura di servizio: 
8-10°

Colore: Ambrato chiaro con sfumature dorate
Profumo: 
Intenso e persistente. I profumi che avvolgono il naso si strutturano tra note dolci e amaricanti. Il bouquet si snoda su decise note di mandarle amare che evolvono verso sentori più dolci di cannella e zucchero caramellato.
Gusto: 
Avvolgente e prorompente. In bocca è caldo e avvolgente. La connotazione amarognola data della mandarle amare si intreccia ad un’intensa punta speziata che amplifica il suo carattere già pronunciato. 

Momenti di consumo: Ottimo come dopocena tra amici, servito con ghiaccio e scorza di arancio.
Bicchiere consigliato: Tumbler basso. Questa tipologia di bicchiere consente agli aromi di concentrarsi in una zona più ristretta ed essere meglio percepiti al naso.

Curiosando

Lo sapevi che..: L’iconica bottiglia quadrata fu adottata a partire dale 1942!
A partire dal 1971 la bottiglia fu realizzata in soffice vetro di murano dando vita al design che oggi tutti conosciamo.

Le Origini

La nascita del Disaronno affonda le sue radici in un’epoca lontana: Il Rinascimento. Era il 1525 quando a Saronno venne commissionato al pittore Bernardino Liuni un affresco della Madonna dei Miracoli. Come musa, il pittore scelse una locandiera di particolare bellezza che per ringraziarlo gli offrì un elisir a base di mandorle amare ed ebre. Il liquore ebbe un successo immediato.
La ricetta venne tramandata e tenuta segreta dalla famiglia che la custodì gelosamente.
Agli inizi del 900, Domenico Reina decise di aprire un piccolo laboratorio a Saronno e di commercializzare l’amaro che prese il nome di Amaretto Disaronno.
Dal piccolo laboratorio sorse nel 1947 l’ I.L.L.V.A. (Industria, lombarda, liquori, Vini & Affini) con sede a Saranno e di proprietà della famiglia Reina.
Il successo in patria del Disaronno, portò come conseguenza l’espansione al di fuori dei confini nazionali a partire dagli anni Sessanta.
Oggi il Disaronno è uno dei liquori italiani più bevuto al mondo.